domenica 23 settembre 2012

quell'ostello a stationplein,1

ci dovrebbero essere 4 ragazzi ma nei loro letti ne ho visti solo 3. uno è brasiliano e nonostante le temperature decisamente non tropicali dorme a torso nudo. uno si chiama rino, mi ha detto che viene dalla cambogia ma secondo la ragazza che lavora qui dovrebbe essere tedesco. sono gli unici due con cui ho parlato. un altro, credo tedesco anche lui, stamattina è sceso, si è messo ad ascoltare musica classica e dopo un po' ha messo su la colonna sonora di eyes wide shut. intorno a quello che una volta doveva essere il camino di un'antica casa nobiliare olandese, vi sono tre giovani virgulti di nazionalità miste che di tanto in tanto emettono versi di disappunto o esaltazione a seconda del punteggio della propria squadra di calcio su un non ben specificato videogioco per una non ben specificata consolle. al momento, l'attenzione è catturata da una puntata di south park con sottotitoli olandesi. alla mia destra, due ragazzi dall'idioma incomprensibile sono assorbiti completamente dal loro computer e di tanto in tanto starnutiscono o si alzano per prendere qualcosa dal frigorifero (stracolmo di roba maleodorante) facendo ondeggiare la bionda chioma.

quando sono andata all'albert heijn per fare un po' di spesa, sono rimasta 10 minuti immobile a fissare l'espositore del pane. 10 minuti immobile a fissare il frigo con il vla nel reparto latticini. 10 minuti immobile a fissare tutte le varietà di hagelslag nel reparto dolci. fare la spesa non è mai stato così divertente.