lunedì 3 luglio 2017

B.

il rumore dei miei passi si spande per tutto il portico, uno di quelli ricostruiti in cemento armato con i pavimenti di marmo in piena fase bruttura edilizia del dopoguerra. ci sono almeno 30 gradi e sudo sgraziatamente come solo chi nasce col dono della goffaggine può sudare, mentre mi specchio nelle vetrine dei negozi, li passo in rassegna e li recito in fila nella mia memoria: negozio di scarpe-latteria-specialità siciliane-merceria-scalini di casa.

entro nel cortile interno, profumo di pini e di ragù.
si sposano bene, penso scaricando le sportine della spesa. 

spalmata sul letto con le finestre aperte, si sente solo il cantare delle cicale da fuori e una canzone nel mio stereo che fa più o meno così 





hai visto com'è strana la città?

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